Con il bando Formare per Assumere le aziende lombarde possono accedere a incentivi occupazionali e usufruire di voucher formativi: così la Regione risponde al mismatch lavorativo e va incontro alle esigenze delle imprese.
Tra gli obiettivi principali che Regione Lombardia si è prefissata per il nuovo anno c’è la riduzione del “mismatch lavorativo”. Come? Grazie ad uno dei diversi strumenti a disposizione, dal nome “Formare per Assumere”; si tratta di una misura studiata proprio per soddisfare le esigenze delle imprese.
Bando “Formare per Assumere”: cos’è e come funziona?
All’interno del territorio lombardo, caratterizzato da un fitto tessuto imprenditoriale, si sta verificando un forte bisogno di figure specializzate e qualificate per determinati ruoli. Conseguentemente, sebbene la domanda di lavoro sia alta, spesso manca un’adeguata
formazione professionale che permetta l’assunzione di nuovi lavoratori. Da qui l’idea – e l’esigenza – di intervenire con una misura ad hoc.
Con “Formare per Assumere”, infatti, ogni impresa può usufruire di un incentivo occupazionale per ogni lavoratore assunto con un contratto di almeno 12 mesi. Si tratta di un vero e proprio bonus occupazionale, grazie al quale l’azienda ha diritto fino a 3.000 euro,
ai quali si vanno ad aggiungere i voucher formativi spendibili presso gli enti accreditati, per attivare corsi di formazione specifici per le figure specializzate.
In tal senso, focalizzandosi sui bisogni delle imprese, la misura costituisce un’opportunità ulteriore rispetto agli interventi in corso di politica attiva e, inoltre, si inserisce nella strategia europea e nazionale di ripresa e di contrasto alla crisi occupazionale.
Chi può partecipare a “Formare per Assumere”: requisiti e categorie di imprese ammesse
Le agevolazioni previste dalla Regione Lombardia, nell’ambito del bando “Formare per Assumere”, sono
indirizzate a precise categorie di imprenditori.
Le aziende ammesse al bando sono quelle aventi unità produttiva/sede operativa ubicata
sul territorio di Regione Lombardia, che assumono lavoratori che prima dell’avvio del contratto
di lavoro risultavano privi di impiego (di tipo subordinato o parasubordinato) da almeno 30
giorni.
I datori di lavoro, come specificato nell’avviso pubblico, devono rientrare in una delle seguenti
categorie:
- imprese iscritte, in stato attivo, al Registro Imprese della Camera di Commercio di competenza;
- Enti del Terzo Settore (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo
soccorso, associazioni, riconosciute o non riconosciute, fondazioni) iscritti ai registri (regionale/provinciale nelle more dell’attuazione del Registro Nazionale, ai sensi del D.Lgs. n.
117/2017); - associazioni riconosciute e le fondazioni, aventi personalità giuridica e pertanto iscritte al Registro Regionale delle persone giuridiche;
- lavoratori autonomi esercenti arti o professioni con partita IVA attiva, in for singola associata;
- consorzi tra i soggetti rientranti tra le categorie appena esposte.
Come ottenere fino a 8.000 euro da Regione Lombardia per ogni lavoratore assunto
Ai soggetti beneficiari in possesso dei requisiti richiesti è riconosciuta un’agevolazione per la formazione, erogata in fase di inserimento unitamente ad un incentivo a parziale copertura del costo del lavoro.
L’agevolazione può essere inoltre estesa alla copertura dei costi di ricerca e selezione del personale, ove richiesto ed è cumulabile con altri bonus previsti a livello regionale o nazionale, purché non riguardino gli stessi costi ammissibili.
Il beneficio spetta per i contratti di lavoro avviati a partire dall’8 luglio 2021 (data di pubblicazione dell’Avviso sul BURL) che siano:
- a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, anche in apprendistato(incluse le proroghe e le trasformazioni di contratti avviati dopo la pubblicazione dell’Avviso);
- a tempo pieno, a tempo parziale (di almeno 20 ore settimanali medie).
Sono esclusi i contratti di somministrazione e tutte le altre seguenti forme contrattuali: lavoro a progetto/collaborazione coordinata e continuativa; lavoro occasionale; lavoro accessorio; lavoro o attività socialmente utile (LSU – ASU); contratto di agenzia; associazione in partecipazione; lavoro intermittente (job on call); lavoro domestico.
L’incentivo occupazionale, riconosciuto unicamente per i contratti con le caratteristiche previste nel par. “Caratteristiche per l’agevolazione”, è condizionato alla realizzazione di un percorso formativo ed è differenziato in base alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, come segue:
- Lavoratori fino a 54 anni: 4.000 euro
- Lavoratrici fino a 54 anni: 6.000 euro
- Lavoratori a partire da 55 anni: 6.000 euro
- Lavoratrici a partire da 55 anni: 8.000 euro.
Bando “Formare per assumere”: come funzionano i voucher erogati dalla Regione Lombardia
Agli importi riconosciuti per ogni lavoratore assunto, vanno aggiunti poi i voucher (il cui valore ammonta a mille euro) erogati al datore di lavoro che ha inserito nuove figure all’interno di un’azienda che conta meno di 50 dipendenti.
I voucher si distinguono in “voucher formazione” e “voucher ricerca e selezione del personale”.
Il voucher per la formazione è riconosciuto, a seguito dell’assunzione, a copertura del costo sostenuto per il percorso formativo, fino un valore massimo di 3.000 euro per ciascun lavoratore assunto, a fronte del servizio fruito e della sottoscrizione di un contratto di lavoro subordinato secondo le caratteristiche previste nel par. “Caratteristiche per l’agevolazione”.
È riconosciuta la formazione avviata a partire dall’8 luglio 2021, eventualmente anche prima dell’assunzione.
Al voucher ricerca e selezione del personale può accedere invece l’azienda che ha intenzione di ricorrere a servizi esterni di ricerca e selezione del personale erogati prima dell’assunzione a copertura del costo degli stessi fino un valore massimo di 500 euro per ciascuna assunzione incentivata. Sono riconosciuti tali servizi erogati a partire dall’8 luglio 2021.
Per presentare domanda c’è ancora tempo: il termine ultimo per l’invio è il 30 giugno 2022, ore 12.00.
Le aziende e i datori di lavoro interessati (e in possesso dei requisiti sopra esposti) potranno inviare la richiesta collegandosi direttamente al portale della Regione Lombardia.