Grazie alla introduzione dello smart working semplificato le imprese hanno potuto constatare come un maggiore utilizzo del lavoro agile ha impedito l’interruzione della produttività, fino addirittura al suo incremento. Ma come dovrà essere utilizzato nel periodo post pandemia?
Sarà sicuramente necessaria una rimodulazione, in quanto la prosecuzione della sola prestazione da remoto farebbe perdere il senso di appartenenza che solo le interazioni personali in azienda possono realizzare. Inoltre, con il termine della possibilità di avviare lo smart working semplificato, previsto per il 31 marzo 2022, la prestazione da remoto dovrà essere accompagnata da un accordo individuale sottoscritto tra datore di lavoro e lavoratore con caratteristiche ben precise.
Come devono essere disciplinati questi accordi?