In un caso in cui un lavoratore denunciava in giudizio l’assegnazione di mansioni dequalificanti, la Corte di Cassazione, con ordinanza 26 novembre 2020 n. 27078, è stata chiamata a chiarire l’esatta distribuzione dell’onere della prova tra le parti in materia, applicando le regole della distribuzione della prova in materia di inadempimento contrattuale, ribadendo con chiarezza che grava sul datore di lavoro l’onere di dedurre e provare il proprio adempimento e quindi la corretta assegnazione delle mansioni.